La Commissione speciale fu istituita con dispaccio della Segreteria di Stato 15 luglio 1820 allo scopo di esaminare e decidere sulla validità dei contratti di qualsiasi specie, relativi agli acquisti dei beni demaniali alienati dal Regno Italico nelle province di seconda recupera, accesi durante il governo napoleonico e non ancora perfezionati al momento della Restaurazione. La Commissione definiva inoltre le modalità di pagamento del prezzo residuo dei contratti risultati validi, quando tale prezzo fosse certificato da rescrizioni ovvero carte di credito rilasciate dal governo italico. Con rescritto del 26 luglio 1822 acquisì la competenza di esaminare e decidere in prima istanza le questioni relative ad usurpazioni ed illegittima detenzione da parte di privati di beni incamerati dal demanio sotto il governo italico. Con successivo rescritto del 29 marzo 1826 Leone XII attribuì alla Commissione l'esame in appello delle deliberazioni della Congregazione dei residui e del Congresso del debito pubblico, che in precedenza spettavano al Tribunale Collegiale della Camera, abolito con motu proprio del 5 ottobre 1824.
La Commissione operò dal 1821alla fine del 1830.