Ufficio periferico di derivazione napoleonica, venne conservato con la Restaurazione - come sancito nel Motu proprio di Pio VII del 6 luglio 1816 (art. 209) - organizzato con il "Regolamento sul sistema ipotecario" emanato in pari data dal segretario di Stato cardinal Consalvi e posto alle dipendenze della Prefettura degli archivi notarili. Il 29 dicembre 1832, il Segretario di stato Bernetti emanava alcune "Disposizioni risguardanti il nuov'ordinamento del Tesorierato e de' suoi officii" che venivano ripartiti in tre direzioni , l'ultima delle quali accentrava ogni competenza in materia di bollo, registro e ipoteche. Il regime ipotecario veniva, così, sottratto alla Prefettura degli archivi e riunito alla nuova Direzione del bollo, registro e ipoteche. Ulteriori interventi legislativi in materia furono: il motu proprio di Gregorio XVI del 10 novembre 1834 (al Titolo VII); l'editto del Segretario di stato Gamberini del 17 dicembre 1834, che dedicava tutto il Titolo I all'"Ordinamento e disciplina degl'uffizi ipotecari", la cui circoscrizione territoriale venne fatta coincidere con quella dei tribunali civili (come già in epoca napoleonica).