Le disposizioni relative all'organizzazione delle Corti di giustizia criminale furono emanate il 21 luglio 1809 [1]. Le Corti erano due: una a Roma per il dipartimento del Tevere ed una a Perugia per il dipartimento del Trasimeno. Composte da un presidente, sette giudici, un procuratore generale imperiale ed un sostituto procuratore, dovevano giudicare tutti i delitti che importavano una pena afflittiva (morte o lavori forzati) o infamante (degradazione civica e gogna) e gli appelli contro i giudicati emanati dal Tribunale di polizia correzionale. Le sentenze delle Corti poteveno essere impugnate il Cassazione [2].