Originariamente le cause relative alle mercedi dei lavoratori campestri venivano presentate al Tribunale civile del governatore di Roma. L'attività caritativa verso i lavoratori campestri svolta dall'abate Ottavio Sacco indusse il governatore di Roma Berlingiero Gessi, il vicegerente ed il segretario della Congregazione della visita apostolica ad affidare la trattazione di queste cause al suddetto abate. Questi fu confermato in tale incarico con breve del 14 maggio 1629 e da tale data ebbe inizio questa magistratura con la denominazione di Giudice dei mercenari o Tribunale dell'abate Sacco. La magistratura fu soppressa il 17 giugno 1809 [1] e la trattazione delle cause il 14 settembre dello stesso anno fu affidata alla nona giustizia di pace di Roma. Con editto del 14 maggio 1814 il Giudice delle mercedi venne ripristinato. Con editto 5 ottobre 1831 la magistratura venne aggregata al Tribunale civile del senatore; e quando il 1° ottobre 1847 [2] la giurisdizione civile di quest'ultimo Tribunale venne soppressa, il giudice delle mercedi con la sua cancelleria passò al Tribunale civile di Roma.