A Roma i mercanti della nazione fiorentina esercitavano con i loro banchi un ricco ed esteso commercio; l'Università dei fiorentini vi costituì un console; ad essa Leone X (1513-1521) concesse regole particolari per la soluzione delle controversie e un Tribunale privativo, composto dal console e da due consiglieri, con un proprio notaio e cancelliere. Il Tribunale fu abolito da Innocenzo XII (1691-1700) ma rimase in vita l'attività del notaio del Consolato.