I carabinieri, poi gendarmi pontifici, dipendevano in parte dall'autorità di polizia, in parte
dall'autorità militare. Il corpo era stato istituito il 22 ottobre 1816; ne era a capo in rappresentanza del segretario di Stato, il governatore di Roma, direttore generale di polizia (oltre al regolamento 22 ottobre 1816, vedi disposizioni del 21 settembre 1818 e un nuovo regolamento, 8 gennaio 1833 [1]). I carabinieri erano organizzati con una rete di piccoli presidi e formavano due reggimenti, l'uno con comando a Roma, l'altro a Bologna. Quello di Bologna aderì al governo delle province unite e fu sciolto dopo i moti del 1831. Alla restaurazione del 1849, con notificazione della Commissione governativa di Stato del 11 settembre [2], il corpo dei carabinieri, i quali in gran parte avevano aderito alla Repubblica romana, fu soppresso e sostituito da veliti, detti poi gendarmi (ordine del giorno del ministero delle armi, 15 luglio 1850 [3]). L'arma dei gendarmi fu costituita da un reggimento diviso in tre squadroni dislocati a Roma, Ancona e Bologna. Il comando superiore, la disciplina e l'amministrazione dipendevano dal Ministero delle armi, il servizio dal Ministero dell'interno.