Le adoratrici perpetue del Ss. Sacramento furono fondate a Roma il 31 maggio 1807 da Caterina Sordini (1774-1824), in religione Suor Maria Maddalena dell'Incarnazione, per l'adorazione perpetua del Ss. Sacramento e l'incremento della pietà eucaristica dei fedeli.
La fondatrice, già abbadessa del Terz'Ordine di San Francesco nel monastero di Ischia di Castro, trasferitasi a Roma nel 1807 con alcune seguaci, alloggiò nel monastero di S. Lucia in Selci; successivamente, nello stesso anno, pose dimora nel sacro ritiro di S. Anna alle Quattro Fontane, acquistato con le oblazioni ricevute, ove diede inizio alla sua istituzione.
Il cardinale vicario di Sua Santità approvò il 2 febbraio 1808, con autorità ordinaria, le costituzioni; Pio VII, il 13 febbraio 1818 ratificò con breve tale approvazione e Leone XII la confermò il 6 luglio 1821.
Gregorio XVI concesse all'Istituto la chiesa e il monastero di S. Maria Maddalena al Quirinale intorno al 1839, anno in cui le poche monache domenicane, che vi erano rimaste, furono riunite al monastero di S. Caterina a Magnanapoli per disposizione dello stesso Pontefice, con breve del 19 novembre 1839.
La chiesa di S. Maria Maddalena al Quirinale, edificata nel 1581 da Maddalena Orsini e riedificata sotto il pontificato di Clemente XI con architettura del Burioni, fu demolita intorno all'ultima decade del sec. XIX, a causa della venuta a Roma dell'imperatore di Germania, Guglielmo II, il quale dimorò al Quirinale. In quell'occasione si volle frettolosamente abbattere sia questa che un'altra chiesetta, con gli annessi monasteri, così da poter trasformarne l'area in giardino. La chiesa ed il monastero di S. Maria Maddalena al Quirinale, inizialmente sede di alcune monache Domenicane, intorno all'anno 1839 furono concessi, da papa Gregorio XVI, alle Adoratrici perpetue del SS. Sacramento, le quali vi dimorarono fino all'11 dicembre 1873, data in cui fu sciolta la congregazione.