La carica di prefetto dei sacri palazzi apostolici, o maggiordomo del Papa, ha origini antichissime; all'inizio del sec. IV era definito vice-dominus, in quanto destinato a presiedere alla famiglia pontificia in luogo del pontefice stesso impegnato nel governo della Chiesa. In seguito venne anche definito maestro del Sacro ospizio, prefetto del Sacro palazzo apostolico e magister Domus. Soprintendeva all'intera corte e famiglia pontificia, ai palazzi apostolici del Vaticano, del Quirinale e di Castelgandolfo, alle loro "pertinenze", provvedeva alle spese necessarie per riparazioni, acquisti ecc., e al pagamento di provvisioni ed onorari, sia agli ufficiali dei palazzi, sia alle maestranze. Presiedeva alle cappelle pontificie, ai musei e gallerie del Vaticano e del Laterano, aveva l'alta sorveglianza sul museo e sulle gallerie del Campidoglio; da lui dipendevano le guardie nobili pontificie, la guardia svizzera ecc. Esercitava anche poteri giudiziari su tutto il personale, ecclesiastico e laico, addetto ai sacri palazzi, e la carica di governatore perpetuo del Conclave.