Istituita da Gregorio XVI con editto della Segreteria di Stato per l'interno 20 luglio 1834 [1], con competenze assai vaste in materia di sanità pubblica, professioni sanitarie, farmacie, epidemie, boschi, difese costiere, porti; ne era presidente il segretario per gli affari di Stato interni e prefetto della sacra consulta, e ne facevano parte il segretario della sacra consulta quale vicepresidente, il decano e sottodecano della consulta, l'uditore del camerlengato, l'assessore della direzione generale di polizia, un fisico addetto alla sacra consulta, tre consiglieri di sanità.
La segreteria della sacra consulta lavorava come segreteria della congregazione ed in essa dovevano essere custoditi gli atti. L'editto del 1834 emanava importanti norme anche sull'amministrazione della giustizia in materia sanitaria (per i precedenti vedansi il codice sanitario 25 novembre 1818 e il regolamento sanitario 30 agosto 1831 [2]) e sulla polizia dei porti.