- consistenza:
- 29 buste
- descrizione:
- * La stamperia camerale (1) fu istituita nel sec. XVI e il suo primo grande stampatore fu Antonio Blado. Durante il pontificato di Paolo V la tipografia vaticana fu assorbita da quella camerale. Dopo la restaurazione la stamperia camerale, che dipendeva direttamente dal tesoriere, ebbe, come le cartiere camerali e la calcografia, una propria amministrazione indipendente dalla computisteria. Con chirografo del 4 gennaio 1834 la privativa della stamperia camerale venne soppressa nelle legazioni e nelle delegazioni e venne limitata soltanto a Roma. La documentazione comprende: memorie, editti, chirografi, conti relativi agli stampatori, appaltatori e amministratori camerali ed altro (1574-1870); personale (1823-1846); affari diversi (1614-1870); stampatori camerali nelle legazioni e delegazioni (1691, 1830-1858).
* Tratto da: Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani, vol. III, pp. 1075-1076.
1) A. Lodolini, La stamperia vaticana e i suoi primi libri, in Accademie e Biblioteche d' Italia, VII (1933-1934), pp. 154-161; id., La tipografia vaticana e il suo archivio, in Archivi, s. II, I (1933-1934), pp. 218-221.
- strumento di sala n°:
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113/62
- bibliografia:
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La stamperia vaticana e i suoi primi libri
La tipografia vaticana ed il suo archivio
- allegati:
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Inv. 113/62/A - Camerale II, Stamperia, Rubricella