• consistenza:
  • 118 buste
  • descrizione:
  • Il complesso archivistico dei Testamenti chiusi o Testamenti segreti si formò nell' Archivio di Stato di Roma tra la fine dell' Ottocento e i primi decenni del secolo seguente, quando cominciarono ad essere versati a questa istituzione gli archivi notarili facenti capo al Collegio dei Trenta notai capitolini, ai notai del Vicario e altri uffici notarili romani, ai notai dell' Auditor Camerae e ai notai Segretari e Cancellieri della Reverenda Camera Apostolica.
    Ogni ufficio notarile difatti conservava separatamente i testamenti che venivano consegnati chiusi e sigillati dal testatore affinché potessero essere aperti solo alla morte di questi e su istanza degli eredi.
    Se nessuno degli eredi ne richiedeva l' apertura o se un nuovo testamento veniva redatto senza che il testatore ritirasse il precedente, i testamenti rimanevano chiusi presso l' ufficio del notaio.
    Nonostante il decreto del 1704 di Clemente XI che ordinava ai titolari degli uffici notarili romani di procedere all' apertura dei testamenti rimasti chiusi negli ultimi cinquanta anni - ordine al quale i notai in linea di massima ottemperarono - presso quasi tutti gli uffici notarili rimase anche un gran numero di testamenti chiusi che, dal 1880 in poi, furono versati assieme ai protocolli di istromenti e testamenti all' Archivio di Stato di Roma e costituiscono il presente complesso.
    Si tratta di testamenti generalmente olografi inseriti in una camicia contenente sul recto l' invocazione simbolica, la data, l' anno di pontificato e una piccola descrizione di come si è arrivati all' atto notarile; sul verso si trovano le sottoscrizioni dei testimoni, che devono essere sempre sette e i corrispondenti sigilli che concorrono, insieme al filo, a chiuderli. I medesimi vengono sistemati poi in pacchi; solo l' ufficio 1 dei Trenta notai capitolini (buste 1-7), ha i testamenti rilegati in volume con coperta in pergamena. Non vi sono documenti di quello che in Archivio divenne l' ufficio 38.
    I testamenti contenuti nelle prime 105 buste sono distinti per uffici notarili, dai quali provengono. Nelle successive buste (106-118) sono conservati indistintamente 1.473 testamenti raccolti da diversi notai di uffici della curia romana.

  • informazioni redazionali:
  • Contiene descrizioni inventariali
 

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