• consistenza:
  • 62 buste, registri e volumi
  • descrizione:
  • L' archivio si compone di 57 volumi di atti 1709-1842 dei notai di Manziana, di due volumi di notai forestieri, per la maggior parte governatori baronali a partire dal 1646, un volume di copie notarili e due registri di esibite. Esso risulta quasi integro da un confronto con due inventari ottocenteschi conservati nell' archivio della Presidenza degli archivi notarili (b.54/566).
  • storia della custodia:
  • Manziana - già Castrum Sancte Pupe - fu feudo dell'ospedale del Santo Spirito in Sassia di Roma dal 1290 al 1850. L'archivio notarile faceva parte delle prerogative feudali dell'Ospedale ed era conservato nel palazzo baronale di Manziana a cura di un archivista nominato dai commendatori del Santo Spirito. La documentazione pervenuta inizia tuttavia solo nel 1646. Durante il periodo napoleonico l'archivio cessò la sua funzione di ricevere e registrare atti dei notai, a partire dal gennaio 1811, pur essendogli conservata la facoltà di rilasciare copie e di essere conservato in loco (cfr. regolamento sulla conservazione e l'amministrazione degli archivi negli Stati Romani approvato dalla Consulta straordinaria il 10 dicembre 1810). Dopo la Restaurazione, con la riforma del notariato del 1822 l'archivio fu affidato ad un notaio approvato dalla Presidenza degli archivi notarili. Il 16 marzo 1850 l'Ospedale del S. Spirito rinunciò ai diritti giurisdizionali sui feudi di Manziana e Monte Romano cedendo alla Santa Sede la residenza governativa. Nel 1868 Il S. Spirito cedette mediante transazione al municipio di Manziana gli antichi diritti sull'archivio notarile. Lo Stato unitario italiano conservò l'archivio notarile di Manziana classificandolo coma comunale (r.d. 12 settembre 1879 n. 5075); nel 1957, come gli altri archivi notarili comunali, quello di Mnaziana passò dalle dipendenze del Ministero di grazia e giustizia a quelle del Ministero dell'interno. La documentazione fu versata all'Archivio di Stato di Roma nel 1981 e l'archivio notarile venne soppresso con d.p.r. 8 gennaio 1982, n. 59.
  • strumento di sala n°:
  • 380
  • allegati:
  • Inventario n. 380
 

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