• consistenza:
  • 13124 buste, registri e volumi
  • descrizione:
  • La documentazione compresa nell' archivio del Buon governo concerne la gestine economico finanziaria delle comunità dello Stato ed è, ad oggi, organizzata in 19 serie (I-VI, VIIa-b-c, VIII-XIV, A-C ).
    L' archivio ha un ordinamento molto complesso, sia per le vicende subite dalla Congregazione durante due secoli e mezzo, con mutamenti frequenti e talora radicali di competenze, sia per il confluirvi di archivi o di parti di archivi di magistrature temporanee o speciali (come nel caso degli organi attivi durante la dominazione francese e le amministrazioni provvisorie o, ancora, nel caso della Congragazione Fermana), sia, infine, per lo smembramento di cui l' archivio fu fatto oggetto.
    Fino all' inizio del sec. XX la serie principale del fondo archivistico era ordinata in base alla data delle sedute della Congregazione, e per sedute erano raccolti i documenti relativi agli affari trattati e alle deliberazioni adottate nonché i precedenti e i casi analoghi, riassunti in occasione della singola seduta. L' ordinamento originale offriva così un quadro completo dell' attività della Congregazione, degli indirizzi dell' attività economica e della politica amministrativa dello Stato pontificio nei secoli XVII e XVIII e nei primi decenni del XIX.
    Il Tuccimei, archivista dell' Archivio Segreto Vaticano e poi dell' Archivio di Stato di Roma, credette opportuno (1913-1932) sostituire all' ordinamento originale dell' archivio un ordinamento basato sui nomi delle località cui i singoli affari e decisioni si riferiscono. Costituì così la serie che chiamò degli "Atti per luoghi" e procedette al completamento della divisione in serie dell' archivio e all' ordinamento di alcune di esse. Altre furono ordinate da Armando Lodolini, dopo l' acquisizione del fondo da parte dello Stato italiano. Al termine del lavoro del Tuccimei erano stati complessivamente ordinati e inventariati circa i tre quarti dell' archivio. Il rimanente fu completato a partire dal 1950 da Elio Lodolini, che costituì alcune appendici a serie già ordinate, ne ordinò altre, riunì al complesso della documentazione della Congregazione il materiale giudiziario conservato già in precedenza dall' Archivio di Stato di Roma e riorganizzò il materiale sulla carta, nell' inventario a stampa, descrivendolo secondo un ordine logico diverso da quello della numerazione progressiva delle singole buste.
    L' archivio del Buon Governo è formato da oltre 13000 unità fra buste, volumi, registri, quinternoni, filze, vacchette e mappe. I documenti in pergamena sono varie centinaia.
  • storia della custodia:
  • L'archivio del Buon Governo ha subito nel corso dei secoli numerosi spostamenti e riordinamenti, che hanno determinato sensibili perdite di documentazione.
    Le prime distruzioni di documenti si ebbero già nel sec. XVII a seguito di un incendio.
    Nel 1777 l'archivio della Segreteria del Buon Governo, che si trovava nel palazzo Vaticano, era stato riordinato e trasportato dalla stanza, che occupava sopra il corridoio del Museo, alla stanza contigua. Da quest'ultima i protocolli delle Informazioni delle cause "Nari" furono trasportati nei credenzoni dell'"archivio vecchio" (l'archivio di deposito della Segreteria della Congregazione), che si trovava nella soffitta sopra la Galleria.
    Durante il periodo napoleonico le carte della Segreteria e, cioè, la serie ininterrotta delle risoluzioni della Congregazione, i relativi documenti dal 1630 al 1796 e una "collezione rara di storie e statuti delle Comunità e luoghi dello Stato Pontificio" (attualmente non più esistente) furono trasportate a Parigi. Tornate da Parigi, le casse contenenti l'archivio nel 1818 si trovavano ancora chiuse nel Palazzo Vaticano, insieme a quelle contenenti gli archivi di altri dicasteri romani. L'archivio fu poi nuovamente collocato nel Palazzo Vaticano.
    Sin dal 1786 gli uffici sia della Segreteria che della Computisteria, nonché l'abitazione del prefetto, si trovavano in via della Scrofa nel Palazzo del Collegio Germanico-Ungarico. Dopo la Restaurazione, però, questo palazzo venne dato da Leone XII al Seminario romano e al cardinal vicario, che vi fissò la propria residenza. Perciò lo stesso Leone XII e Pio VIII trasportarono l'abitazione del prefetto del Buon Governo e gli uffici della Segreteria della Congregazione al Palazzo della Cancelleria.
    Sorte diversa ebbe l'archivio della Computisteria. Prima del 1786 la Computisteria aveva avuto sede presso il monastero delle monache benedettine a Campo Marzio. Da quella data si trasferì nel Palazzo del Collegio Germanico-Ungarico, nel quale ancora nel 1833 occupava sette stanze al secondo piano. Nel periodo tra gennaio 1811 e dicembre 1813 i locali della Computisteria erano stati occupati dall'Amministrazione del debito pubblico; pertanto furono riuniti in una sola stanza e qui conservati i mastri, i protocolli, tabelle e scritture diverse della Computisteria, il cui archivio non fu mai trasportato a Parigi. Fra il dicembre 1829 e il febbraio 1830 "tutte le carte antiche e di raro uso della Computisteria" furono trasferite in una stanza in Palazzo Pentini in via della Maschera d'Oro. Sia queste carte che quelle sistemate in una stanza della Computisteria vennero riordinate. Nei locali d'ufficio furono, invece, sistemate le carte relative all'amministrazione dei beni delle Comunità e alla dimissione del debito comunitativo e le carte moderne (grosso modo quelle dell'ultimo cinquantennio) in genere. Soltanto nei primi mesi del 1837 la Computisteria del Buon Governo fu trasferita dai locali in via della Scrofa al Palazzo della Cancelleria, dove già si trovava la Segreteria.
    La Congregazione del Buon Governo rimase nel Palazzo della Cancelleria fino alla soppressione (31 dicembre 1874). Cessata la Congregazione l'archivio era alle dirette dipendenze della Segreteria di Stato, fino a che per disposizione di Leone XIII, passò a quelle dell'Archivio Segreto Vaticano.
    Nel 1918, a seguto di un accordo sottoscritto il 17 novembre 1918 dal cardinal Gasquet e dal professor Casanova, l'Archivio Segreto Vaticano cedette all'Archivio di Stato di Roma il grande fondo della Congregazione del Buon Governo in cambio di materiale documentario concernente decime ed altri affari di pertinenza strettamente ecclesiastica. Il trasporto effettivo dell'archivio del Buon Governo fu effettuato tra la fine del 1918 e i primi del 1919.
  • informazioni redazionali:
  • Contiene descrizioni inventariali
  • soggetto produttore:
  • Congregazione del Buon Governo (1592 - 1847)
  • strumento di sala n°:
  • 229
  • allegati:
  • Inventario n. 229 - Congregazione del Buon Governo
 

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