Dall' anno 1755 ai volumi di istrumenti notarili della curia di Ripagrande si affiancano i volumi dei notai della Camera capitolina; dal 1773 al 1788 lo stesso notaio roga per i due uffici ed ha due serie di istrumenti, uno relativo alla Camera capitolina, l' altro alla curia di Ripagrande; dal 1788 al 1835 è presente un' unica serie di istrumenti relativi ad entrambi gli uffici (la qualifica di Notaio di Ripagrande continuò a sussistere anche dopo la cessazione del tribunale di Ripagrande decretata nel 1824). Dal 1835 gli istrumenti notarili relativi alle attività proprie del porto di Ripagrande furono rogati dal Notaro maggiore della Camera capitolina.
Ricostituito il Senato romano con motuproprio di Pio IX 1° ottobre 1847, gli atti sono sottoscritti sino al 1870 con la formula «Excellentissimi Senatus Romani Notarius» o «Notaro maggiore presso l' Eccelso Senato Romano». Dopo il 20 settembre 1870 il notaio continuò a rogare quale notaio del municipio, «Notaro maggiore presso il municipio romano» poi, dal 1875, quale notaio del distretto di Roma.
Tra gli istrumenti notarili si trovano anche i verbali delle adunanze di alcune università di arti e mestieri. Si conservano inoltre Contravvenzioni del tribunale del magistrato romano per la mancata osservanza dei bandi (1819-1849) e Documentazione sulle corse dei berberi durante il carnevale (1764 e 1832-1882). In appendice vi sono tre volumi, rispettivamente: Magistrato supremo di sanità, 1804; Sentenze del tribunale marittimo e di commercio di Ripagrande, 1818 e 1824; Atti del plebiscito, 1870.
Tra gli appalti di lavori pubblici successivi all' Unità si segnalano quelli relativi al Policlinico ed al Palazzo di Giustizia.