• consistenza:
  • 6 buste
  • descrizione:
  • I Minori conventuali, dopo aver fondato nel 1710 presso il proprio convento di Assisi un collegio per la istruzione dei futuri missionari, lo trasferirono nel 1748 nel locale appartenente alla chiesa di S. Efrem, posta in via Felice, detta delle Quattro Fontane, verso S. Maria Maggiore, e precisamente dirimpetto al monastero di di S. Roberto. La chiesa che portava il nome di S. Efrem da un santo di nazionalità siriaca, era stata loro venduta, insieme all' annesso locale e giardino, nello stesso anno dalla Congregazione di Propaganda fide, la quale da parte sua l' aveva acquistata nel 1697 dai Benefratelli che lo possedevano fino dal 1584 sotto il titolo di S. maria della Sanità, perché vi tenevano un ospedale per i poveri convalescenti.
    Introdottosi dopo il 1748 dai Minori conventuali nella chiesa di S. Efrem il culto di S. Antonio da Padova, essa cambiò i due antichi nomi in questo. Fu destinata ad ospizio e a collegio d' istruzione dei missionari di Costantinopoli e della Moldavia, missioni di cui ci restano alcune poche carte (b. 5, ff. 1- 2). Inoltre il collegio serviva come residenza del procuratore generale delle missioni dei Minori conventuali. I più notevoli possedimenti del monastero di S. Antonio erano situati a Toscanella e a Vetralla, annessi alle chiese intitolate a S. Francesco (b. 5, ff. 3 - 4). Pare peraltro che lo scopo principale cui l' istituto era destinato, cioè la creazione di buoni missionari per l' Europa oientale, non fosse raggiunto. Difatti, nelle carte si ripetono frequentemente le lamentele per il cattivo funzionamento dell' istituto e vi si trovano vari progetti di riforme (b. 1, f. 1).
  • strumento di sala n°:
  • 25/III, 24
  • bibliografia:
  • Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica
    Le Chiese di Roma dal secolo IV al XIX
 

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