• altre denominazioni:
  • Miscellanea dei notai capitolini
  • consistenza:
  • 1939 volumi, 1 rubricella
  • descrizione:
  • Il fondo noto come Collegio dei notai capitolini è una Collectio, ovvero miscellanea notarile, composta da protocolli e filze di notai romani che rogarono dalla metà del sec. XIV ai primo ventennio del sec. XVII, conservati presso la sede del Collegio dei notai capitolini, antica corporazione nella quale si riunivano i notai che esercitavano la professione presso la Curia di Campidoglio. Assieme ai protocolli di atti privati sono presenti manuali ebrogliardi di atti giudiziari verbalizzati dai notai nella loro qualità di cancellieri dei tribunali della Curia capitolina.
    Nella miscellanea sono compresi anche protocolli di notai che facevano parte del Collegium scriptorum Archivii Romanae Curiae istituito da Giulio II il 1° dicembre 1507 con la bolla "Sicut prudens paterfamilias" per costituire e conservare un archivio generale della Curia pontificia tramite la registrazione e conservazione degli atti delle cancellerie e dei notai.
    L' archivio è costituito da 1918 volumi di atti notarili; seguono 6 "Libri citationum" una Rubricella generale dei notai dell' Archivio del Campidoglio, un volume di "Istrumenta ratificationis et procurae" (1529-1549) dei Correctores archivi Romanae Curiae; l' archivio comprende inoltre 13 volumi di Verbali delle congregazioni del Collegio dei notai di Campidoglio (1687-1833) e di "Registri di pagamenti di massa" (1588-1680).
  • storia della custodia:
  • Collectio di atti notarili di varia provenienza conservati presso la Curia di Campidoglio, erroneamente già denominata Collegio dei notai capitolini. Si presenta distinta in due parti: la prima comprende voll. 1.920 (1347-1628, con tre atti più antichi, del 1223, 1238 e 1337: secc. XIV voll. 10, XV voll. 175, XV-XVII voll. 15, XVI voll. 1.632, XVI-XVII voll. 12, XVII voll. 76); la seconda parte comprende voll. 19 e 1 rubricella (1588-1833) non ordinati. Nella miscellanea sono compresi anche protocolli di notai che facevano parte del Collegium scriptorum Archivii Romanae Curiae istituito da Giulio II il 1° dicembre 1507 con la bolla Sicut prudens paterfamilias, con la funzione principale di costituire e conservare un archivio generale della Curia pontificia, tramite la registrazione e conservazione degli atti delle cancellerie e dei notai. Gli scriptores archivii erano ufficiali della Cancelleria pontificia, presieduti dall'uditore di Camera. Nel 1625 il Collegio perdette la gestione dell'archivio di Curia confluito nell'archivio generale Urbano, istituito con la bolla Pastoralis officii del 16 novembre 1625 da Urbano VIII, con lo scopo di riunirvi tutti gli archivi notarili. Pertanto l'archivio della Curia romana è conservato con l'archivio Urbano presso l'Archivio storico capitolino, tranne la documentazione inserita in questa miscellanea. Il Collegio dell'archivio della Curia esisteva ancora nel 1845 con la funzione di collettore generale delle annate e dei quindenni.
    * Tratto da: Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani, vol. III, p. 1212
  • strumento di sala n°:
  • 1
    1 bis
    8
    9
  • bibliografia:
  • I rogiti originali dell'archivio Urbano del Comune di Roma
    Notaires et archives de la Curie Romaine (1507-1625). Les notaires français à Rome
    Notare und Notariatsarchive im Kirchenstaat des 16. Janrhunderts
    Elenco di notari che rogarono atti in Roma del secolo XIV all'anno 1886
 

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