• consistenza:
  • 165 registri
  • descrizione:
  • * Emessi per la maggior parte dal camerlengo (ma a volte anche dal tesoriere stesso) e diretti per la maggior parte al tesoriere perchè li facesse eseguire dal depositario. Dalla seconda metà del secolo XVI i mandati sono indirizzati direttamente al depositario, in quanto il tesoriere acquista una sempre maggiore autonomia e competenze sue proprie che saranno sancite dalla già ricordata costituzione "In conferendis praecipue".(1). Alcuni registri di mandati sono conservati nella serie Diversorum del Camerlengo. Nella serie sono registrate spese relative a stipendi e paghe dei provvisionati dello Stato (Libri bullectarum) e spese di carattere straordinario. Dalla prima metà del secolo XVI, tale distinzione viene formalizzata in registri ordinariorum e extraordinariorum. Alcuni registri per il secolo XV si riferiscono a spese della Camera Urbis; il registro 859 contiene per la maggior parte il motuproprio di Leone X (1513-1523) e fu acquistato nel 1878; il registro 860, del 1527, è un registro di segreteria, diviso in nove uffici dei notai camerali, nel quale veniva annotata l' assegnazione delle pratiche ai singoli uffici camerali.
    * Tratto da: Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani, vol. III, p. 1054.
    1) Cfr. Registri camerali conservati in computisteria, Regesti di mandati camerali.
  • storia della custodia:
  • I registri dei mandati camerali erano conservati dai Notai segretari e cancellieri dela Camera apostolica.
  • soggetto produttore:
  • Camera apostolica
    Tesorierato generale della Camera apostolica
    Notai segretari e cancellieri della Camera apostolica
  • strumento di sala n°:
  • 112/6
  • bibliografia:
  • Mandati della Reverenda Camera Apostolica
  • allegati:
  • Inv. 112/6 - Mandati della Reverenda Camera Apostolica
 

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